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17enne aggredito da una 45enne e dai concittadini: “Sei gay, ucciditi!”

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La morte di Paola ed il dolore di Ciro non sono bastati per far capire alle persone che chi ama, ama a prescindere dalla razza, dal colore della pelle e dall’orientamento sessuale, come si suol dire “al cuore non si comanda”.

Eppure chi continua ad avere atteggiamenti omofobi forse questo non lo sa o molto probabilmente non ha mai amato per davvero. “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, come diceva il grande Poeta, non è dunque capace di muovere i sentimenti  di alcuni cuori diventati “pietra”.

E’ così che un ragazzo di soli 17 anni è stato aggredito e minacciato da una donna di 45 anni che potrebbe essere sua madre perchè “accusato” di essere “gay”.

Il terribile episodio ha avuto luogo ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino dove il ragazzo veniva minacciato da ben due anni ed ora, dopo l’ennesima aggressione, stanco dei soprusi, ha deciso di denunciare l’accaduto.

Il 17enne era infatti oggetto di derisioni e violenze verbali per il suo orientamento sessuale. L’avvocato del ragazzo ha raccontato che ad alimentare le minacce sarebbe stata una donna di 45 anni che avrebbe anche sputato in faccia al giovane.

Quest’ultimo ha così scelto di rompere il silenzio e dopo le numerose aggressioni verbali da parte dei concittadini e della donna ha presentato alla Procura della Repubblica di Avellino ben cinque denunce.

E’ così che nel 2020 l’orientamento sessuale continua ad essere una “colpa”, che l’omofobia viene ancora tristemente vista come una “malattia” e che nonostante ci siano stati apparenti passi avanti in realtà nella mentalità retrograda delle persone non si continua a fare nient’altro se non decine di passi indietro, in un baratro di ignoranza e inciviltà. La realtà qui è molto triste e viene dapensare sempre più che un Paese che non accetta i propri ragazzi non è pronto neanche ad accettare sè stesso.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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